Cosa vedere a Torino

Museo Egizio

Assolutamente da non perdere! Non solo è il secondo museo egizio a livello di importanza e materiale dopo quello de Il Cairo, ma è stato rinnovato qualche tempo fa ed è diventato qualcosa di ancora più speciale. Inoltre, qualche volta il suo direttore Cristian Greco guida lui stesso delle visite e il tutto diventa ancora più magico!

Museo del Cinema e Mole Antonelliana

Ebbene sì, sono insieme perché lo strepitoso museo del Cinema è dentro la Mole. Un museo tutto da ispezionare e provare nella città dove sono state girate colonne del cinema quali Cabiria e Profondo Rosso. E non può mancare un giro sull’ascensore della Mole che ti porta in cima e ti fa vedere tutta la città dall’alto! Adatto solo a chi non soffre di vertigini!

Museo della Radio e della TV

Il museo della Radio e della Televisione della RAI è proprio lì vicino alla Mole (Via Verdi 16) e come perdersi tutte le chicche che contiene? Lì è nata la televisione italiana!

Palazzo Reale

Un giro per le stanze dei re e delle regine, complete di troni, arazzi, cavalli e armi, oltre a un giardino rimesso a nuovo da poco! Merita la visita, anche guidata. La cupola del Guarini è quella dove veniva conservata la Sacra Sindone e che è bruciata nel 1997. Dopo un lungo restauro è stata riaperta, è impressionante visitarla poiché alcuni segni dell’incendio sono stati conservati.

Balôn

Il Balôn, il mitico mercato di Borgo Dora che si svolge ogni sabato. Mentre il Gran Balôn viene fatto la seconda domenica del mese e vede moltissime bancarelle di antiquariato, usato, vintage e quant’altro affollare le belle viuzze del Borgo già popolate di antiquari stanziali.

Parco del Valentino

Il Parco del Valentino è il parco del centro di Torino: tantissimo verde dove sdraiarsi o fare un pic nic, il fiume Po che lo costeggia, il Borgo Medievale al suo interno, fontane e fontanelle, un vicino e accessibile Orto Botanico e tanti, tantissimi scoiattoli curiosi.

Dentiera Sassi - Superga

La storica tranvia a dentiera è unica in Italia nel suo genere. E’ la continuazione di una tradizione ultracentenaria iniziatasi il 26 aprile 1884 con la prima corsa effettuata dalla funicolare costruita con il sistema Agudio. La linea fu poi trasformata, nel 1934, in tranvia a dentiera con trazione a rotaia centrale ed oggi, completamente ripristinata, offre ai visitatori un viaggio d’altri tempi sulle carrozze originarie e un panorama indimenticabile. Il percorso si sviluppa per 3.100 metri tra la stazione di Sassi (sita a Torino in piazza Modena, a 225 metri s.l.m.) e la stazione di Superga (a 650 metri s.l.m.). All’arrivo a Superga si può ammirare uno splendido panorama su Torino e le Alpi, visitare la Basilica di Superga edificata dallo Juvarra e le tombe reali dei Savoia.

Fetta di Polenta

Si trova nel quartiere Vanchiglia ed il progetto è niente meno che di Alessandro Antonelli (quello della Mole, per intenderci!), il quale ci andò persino a vivere per un certo periodo. Ma perchè lo chiamiamo la Fetta di Polenta? Perchè è un edificio stretto e giallo. Pensate che ha forma trapezoidale-triangolare (16m x 5m x 54cm), è costituito da 9 piani, di cui 2 sotterranei. Nel lato di 54 cm, per ottimizzare lo spazio, Antonelli decise di porvi la canna fumaria. L’altezza complessiva dello stabile è invece di 24 metri. Curiosi di vederla dal vivo?

Museo di Arte Urbana

Situato nel cuore del Borgo Campidoglio di Torino, è un percorso a cielo aperto che comprende più di 180 opere dipinte sui muri delle palazzine del quartiere. Qui le persone con mobilità ridotta, non vedenti o sordomute possono prenotare visite con percorsi diversi. Il MAU è parte integrante della vita del Borgo Campidoglio. La collaborazione con gli abitanti del quartiere è fondamentale per trovare gli spazi in cui le opere prendono vita. Si sono creati legami forti anche con le numerose botteghe, enoteche e piole del quartiere, nelle quali è possibile fermarsi a fine itinerario per degustare prodotti tipici e vini locali.

Mercato di Porta Palazzo

Il mercato di Porta Palazzo di Torino è conosciuto come il più grande d’Europa. Ha il suo fulcro in Piazza della Repubblica, che con i suoi 51.300 mq è la piazza più estesa della metropoli. Il nome trae origine dall’antica porta romana, chiamata Palatina o Comitale. A parte lo spazio riservato ai contadini, i restanti banchetti sono gestiti da venditori arrivati da ogni parte del mondo per esporre i prodotti di tutti i tipi, dall’enogastronomia all’oggettistica più varia. Tutti i giorni, domenica e festivi esclusi.

Museo dell’Automobile

Torino per moltissimi anni ha fatto venire in mente solo la Fiat e il Museo dell’Automobile è effettivamente nei pressi del Lingotto, la vecchia fabbrica Fiat. Ma questo museo merita una visita che tu sia o meno appassionato di motori. Con le oltre 200 vetture originali di 80 marche diverse, il museo racconta l’evoluzione dell’automobile da mezzo di trasporto a oggetto di culto. È uno dei musei a carattere tecnico-scientifico più famosi al mondo. La nuova esposizione, creata nel 2011, si sviluppa su tre piani ed è un viaggio emozionale tra vetture d’epoca e auto da sogno, importanti prototipi e modelli iconici, mentre in sottofondo risuonano canzoni degli anni Sessanta e il ruggito dei motori della Formula Uno.

Baci Urbani

C’è un palazzo del ‘700 che ha un piercing! Ebbene sì! Si tratta di un’installazione del 1996 (posizionata in occasione della Biennale dei Giovani Artisti svoltasi a Torino in quell’anno) creata da Corrado Levi in collaborazione col gruppo Cliostraat. Il suo titolo è BaciUrbani e ha un dettaglio particolare: da un lato ci sono gocce di sangue rosso e dall’altro lato gocce di sangue blu. Una delle possibili interpretazioni è che si voglia indicare col sangue rosso la parte popolare di Torino poichè è situata sul lato che dà su Porta Palazzo. Mentre il sangue blu è sul lato che dà verso Piazza Castello e quindi potrebbe indicare la parte nobile di Torino. In qualsiasi caso, merita una visita mentre si fa un bel giro in centro!

Parco Dora

Non troppo distante dall’ostello, il Parco Dora è un parco post-industriale dove fino agli anni Novanta sorgevano i grandi stabilimenti produttivi della Fiat e della Michelin. E’ uno dei più grandi polmoni verdi della città e si è trasformato da zona industriale a area di aggregazione dove poter passeggiare, giocare, rilassarsi e praticare sport. C’è un’enorme tettoia che ospita durante l’anno numerosi eventi tra cui l’apprezzatissimo Kappa FuturFestival, il grande festival techno italiano che si svolge a Torino nel mese di luglio. Non solo eventi culturali e musicali, ma anche manifestazioni sportive poiché sotto la tettoia si trova anche uno spazio multifunzionale attrezzato con campetti da gioco (calcetto, basket, tennis, pallavolo) e una rampa per gli amanti dello skate. Accanto alla tettoia, imponenti si ergono i piloni delle ferriere che hanno preso il posto degli alberi in questo parco industriale. Incastonati tra le aiuole e circondati da murales colorati che si sono moltiplicati nel corso del tempo, i piloni-alberi sono uno dei simboli del Parco Dora.

Museo Civico Pietro Micca

Questo particolare museo è dedicato all’Assedio di Torino del 1706, e raccoglie una collezione di cimeli, resoconti, documenti e rappresentazioni relative a questo importante avvenimento storico. Tra il 1705 ed il 1706 le truppe francesi avevano messo la città sotto assedio. Tutto faceva presagire una vittoria degli invasori da un momento all’altro, vittoria che avrebbe cambiato sicuramente la storia del nostro paese. La vittoria, tuttavia, fu tolta dalle mani dei francesi grazie al gesto eroico del minatore dell’armata sabauda, Pietro Micca, a cui il museo è dedicato. Micca sacrificò la propria vita per far esplodere una mina in una galleria che bloccò l’assedio delle truppe francesi che stavano sfondando la porta per entrare nelle gallerie sotterranee, cambiando definitivamente le sorti della battaglia. Questo museo offre un’esperienza coinvolgente e interattiva, dal momento che è possibile visitare  le stesse gallerie di contromina che hanno giocato un ruolo strategico fondamentale durante l’assedio. Il Museo Pietro Micca è considerato uno dei più interessanti e significativi musei a carattere bellico d’Italia, non solo perché è incentrato su un periodo particolarmente significativo per la storia e per il futuro della penisola italiana, ma anche perché il tutto è conservato in condizioni notevoli.

Consigli mangerecci

Nelle vicinanze dell’ostello

Mister Tomato Pasta e Pizza, in Corso Novara 25, angolo Corso Palermo proprio di fronte all’ostello. La pizza è ottima e lo trovi aperto tutti i giorni con orario continuato.

Da Ivo, ristorante toscano in Corso Novara 75, con ottima pizza e gustosi piatti toscani.

Istanbul Grill, in Corso Novara 29/A, un buon kebab.

Da Cianci

Largo IV Marzo 9/b

Tipica piola torinese, si mangia bene e piemontese a prezzi contenuti. E’ sempre affollato, ma un angolino generalmente ve lo trovano.

Il porto di Savona

Piazza Vittorio Veneto 2

Storico locale, da diversi anni acquisito da Chiambretti, servono specialità tipiche piemontesi a prezzi contenuti, con un dehors sulla piazza che merita la visita.

Antica Trattoria Con Calma

Strada Comunale del Cartman, 59

Un locale fuori porta a quindici minuti dal centro della città, dove assaporare “Con Calma” piatti della tradizione piemontese e torinese. In estate si può godere la frescura della collina di Torino, sotto un pergolato centenario di uva fragola e in inverno il tepore del camino nell’intimità di piccole salette arredate con semplicità. La cucina è regionale e tutto è rigorosamente fatto in casa. I primi in particolare sono il vanto dello chef.

Kensho

via dei Mercanti 16

Se amate mangiare seriamente giapponese, questo è il posto per voi. Buonissimo, raffinato ed elegante. Non economico, ma ne vale la pena.

Oh Crispa

Via Belfiore 16

Dal Giappone alla Cina, un indirizzo di street food cinese che sprigiona sapori e profumi della tradizione d’Oriente con piatti davvero succulenti. I tradizionali “Xiao Long Bao”, i ravioli artigianali con ripieno vegetariano o a base di maiale, il “Gua Bao“, panino al vapore taiwanese e diverse proposte con i tradizionali noodles.

Mai Thai

Via Mazzini 56

Una vera immersione nei profumi della cucina thailandese: piatti a base di riso, i classici noodles, zuppe aromatizzate con pesce, carne e verdure. Un tripudio di colori e sapori con una menzione speciale per il pad thai di gamberi e le portate a base di curry.

Al Gufo Bianco

Corso Dante, 129

Ai confini del Parco del Valentino, un elegante ristorante con cucina italiana di un certo livello. Buono, non troppo caro e con un sontuoso carrello dei formaggi e dei dolci a disposizione.

Il Picchio

Corso Lione 40

Ottima pizzeria dove si mangiano anche buonissimi primi di pesce.

Panperfocaccia

Via Conte Verde 7a

Stessa bellissima piazzetta di Cianci, ottima pizzeria e squisito ristorante. Propongono anche tutto il menù in versione senza glutine.

Tauer Bakery

Via Madama Cristina 22

Una pasticceria particolare con moltissime proposte vegan e un ottimo brunch proposto tutti i giorni di apertura!

Torre Cremeria

Corso Regio Parco 28

Il locale offre una vasta proposta sia per la colazione che per il pranzo e l’aperitivo, ma il punto forte di Torre sono sicuramente le granite siciliane e i gelati artigianali.

Al Bicerin

Piazza della Consolata 5

Aperto dal 1793 fa parte dei caffè storici di Torino. Ai suoi tavoli si sono avvicendate numerose figure importanti della storia della città e dell’Italia. Era proprio questo il caffè preferito da Camillo Benso Conte di Cavour. La sua specialità, neanche a dirlo, è il Bicerin, la tipica bevanda calda torinese a base di caffè, cioccolato caldo fuso e crema di latte. Se gli ingredienti sono ben noti, non sono altrettanto note le loro proporzioni: il locale, infatti, custodisce gelosamente la ricetta originale. Se volete bere il vero Bicerin, this is the place!

pʌɪ/ bikery

Via Cagliari 18/D

Un’officina meccanica specializzata in bici da corsa, single speed e conversioni scatto fisso, ma è anche una cucina dai piatti tradizionali e internazionali. E’ colazione, pranzo e merenda sfogliando un libro o una rivista dalla loro piccola libreria ciclistica e nel weekend il brunch dura tutto il giorno.